Filino è un bel bambino, simpatico, ma un po’ monello… Un giorno era in casa insieme a mamma
Lau che gli stava leggendo un libro per scoprire il mondo della frutta e della verdura. Ad un certo punto, però, Filino mise il broncio, perché si stava annoiando e disse:
“Basta! Voglio andare da nonno Fil in campagna!”. Mamma Lau lo sgridò, e fu così che
Filino si diede a gambe levate. Correva, correva giù per la collina, a più non posso. Finché non arrivò da nonno Fil.
“Ciao Filino, vieni qui vicino a me!” – disse nonno Fil.
“Ora ti mostrerò qualcosa di straordinario!”. Così Fil prese per mano il suo nipotino Filino e lo condusse all’interno di un grande orto. “Ora, apri bene gli occhi Filino… e ascolta attentamente cosa ho da dirti.” – disse nonno Fil.
“Tutte le meraviglie che vedi qui non nascono per caso, ma sono il frutto del nostro amore per la terra. Solo così possono crescere sane e forti.”
Poi colse una dolce e succosa
albicocca e la fece assaggiare a Filino. “Com’è buona, nonno!” – disse Filino. Quindi il nonno raccolse la foglia di una verde e buffa
insalata riccia e la fece provare a Filino. “Uhmm…. davvero rinfrescante, nonno…”
Poi Fil disse a Filino: “Ora, stendiamoci un po’ qui.” Nonno e nipotino si sdraiarono su di un soffice prato verde per guardare insieme l’azzurro del cielo. “Sai perché la mamma e il babbo ti hanno chiamato così, Filino?” – sussurrò Fil. “No, nonno”, rispose Filino. “Perché il tuo nome ha il profumo dei fili d’erba.”
Da quel giorno, Filino imparò un’importante lezione:
una sana conoscenza ci rende liberi di fare buone scelte.